LA POLITICA ECONOMICA NEL SEGNO DELLA SOSTENIBILTIA’

Il 16.10.2019 il Consiglio dei Ministri ha approvato i seguenti due provvedimenti che compongono la manovra finanziaria per il periodo d’imposta 2020:

  • il D.L. che introduce disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili (c.d. Decreto Fiscale);
  • il D.D.L. relativo al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e relativo al bilancio pluriennale per il triennio 2020 – 2022 (c.d. Legge di Bilancio 2020).

Il Documento programmatico di bilancio per il 2020 contiene numerosi spunti in materia di sostenibilità.

La premessa del Documento è che “Diverse istituzioni, tra cui la BCE, hanno invitato i governi ad attuare politiche fiscali espansive. In considerazione della crescente attenzione rivolta al cambiamento climatico e alla sostenibilità sociale e ambientale, tali stimoli dovrebbero concentrarsi in particolare sugli investimenti pubblici e sullo sviluppo delle infrastrutture.”

L’Italia, pertanto, “intende assumere un ruolo da protagonista nel promuovere il rilancio, il rinnovamento e il rafforzamento dell’Unione europea in modo favorire l’inclusione, la coesione sociale, la sostenibilità ambientale e lo sviluppo del modello di welfare europeo.”

A tal fineIl Governo intende perseguire una politica economica che metta al centro il rilancio dell’economia e lo sviluppo inclusivo e sostenibile.” La manovra per il triennio 2020-2022 sosterrà quindi “le politiche di inclusione e attivazione del lavoro già in vigore”, e rilasceràla crescita economica nel segno della sostenibilità ambientale e sociale e dello sviluppo delle competenze.”

Anche la Nota di Aggiornamento del Documento Economico Finanziario 2019, deliberata il 30.09.2019, va nella direzione dello sviluppo inclusivo e sostenibile; le strategie di riforma e le priorità di politica economica del Governo, che verranno attivate a partire dalla Legge di Bilancio 2020, saranno orientate alla crescita, all’equità, alla tutela ambientale, al sostegno del mercato del lavoro, alla coesione sociale e territoriale.

Fulcro della strategia nazionale sarà l’attuazione di un’eco-innovazione e il rafforzamento del binomio sostenibilità-investimenti tramite la realizzazione di un Green New. Il Governo comprende che una strategia di ampia portata non può che coinvolgere sia la Pubblica Amministrazione sia i privati.

Strumentali a tali obiettivi sono, tra le altre, le seguenti politiche:

  • l’aumento degli investimenti pubblici e privati, in particolare quelli volti a favorire l’innovazione e la sostenibilità ambientale e a potenziare le infrastrutture materiali, immateriali e sociali;
  • politiche per ridurre la disoccupazione, a partire da quella giovanile e femminile, e le diseguaglianze sociali, territoriali e di genere.

È prevista l’introduzione di due nuovi fondi di investimento destinati ad attivare progetti sostenibili di rigenerazione urbana e di riconversione energetica e per incentivare l’utilizzo di fonti rinnovabili. Tali fondi, destinati a finanziare gli investimenti dello Stato e degli Enti Territoriali per oltre 55 miliardi euro nell’arco di 15 anni, si andranno a sommare ai fondi già esistenti.

Sul fronte degli investimenti privati, verranno stimolati il rinnovo dei sistemi produttivi in maniera sostenibile ed ecocompatibile, l’efficientamento e la riconversione dei processi produttivi anche tramite lo sviluppo dell’economia circolare e la transizione verso la Quarta Rivoluzione Industriale tramite incentivi per la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo e la valorizzazione del capitale umano.

Si assisterà dunque ad un rafforzamento del Piano Nazionale Impresa 4.0 nell’ambito di una nuova strategia nazionale di eco-innovazione e nell’ottica di uno sviluppo delle politiche sostenibili e green.

L’innovazione tecnologica verrà incoraggiata favorendo l’incremento degli investimenti privati in start up e Pmi innovative.

In questo contesto avranno un ruolo centrale le politiche di valorizzazione del capitale umano e delle competenze, tramite incentivi nei seguenti ambiti:

  • formazione, con potenziamento del sistema ITS e con estensione delle spese ammissibili al credito d’imposta formazione 4.0;
  • ricerca e sviluppo;
  • competenza, tramite conferma per il 2020 del c.d. voucher innovation manager.

Non a caso la manovra finanziaria contiene le risorse necessarie a prorogare i seguenti incentivi a sostegno degli investimenti privati e dell’ammodernamento dei sistemi produttivi:

  • fondo centrale per le Pmi;
  • super e iper ammortamento (per beni tecnologici, software ed economia circolare);
  • Nuova Sabatini;
  • credito d’imposta formazione 4.0

Per quanto riguarda il settore finanziario “la piena attuazione della eco-innovazione verrà perseguita anche sfruttando gli strumenti di finanza sostenibile, in corso di predisposizione a livello europeo, e rivedendo progressivamente le agevolazioni dannose per l’ambiente.”

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